Unire l’antico e il contemporaneo è da sempre una mia necessità, probabilmente basata sulla combinazione tra la mia formazione filologica e la mia professione come consulente di digital marketing.
Gli ultimi sbocchi di questa tendenza, dopo aver scritto un libro in cui Google risveglia le poetesse dell’antichità, sono stati la formazione nelle scuole – basata sul concetto di credibilità femminile passata e presente e sulla comunicazione inclusiva – e il tentativo di raccontare le donne del passato basandomi sugli strumenti che uso quotidianamente per le attività SEO.
Il primo articolo della serie l’ho dedicato a Oriana Fallaci, il secondo non poteva che essere su Saffo. Solo che, come spesso accade quando ho a che fare con la poetessa di Lesbo, è stata lei a sorprendermi. Mentre redigevo l’articolo su Saffo per CulturaMente mi sono imbattuta nel progetto sappho.education. Questo sito, nato da un’idea di Alessandro Iannella, consente di studiare Saffo approfondendo vita, opere e fortuna, ma soprattutto ascoltando le poesie tradotte dai maggiori critici italiani e lette in versione originale sia in metrica che in versione scenica. Dulcis in fundo, è possibile parlare con Saffo tramite Google Assistant e Telegram grazie ad un chatbot!
Naturalmente questo progetto ha stimolato la mia immaginazione per tutto quello che riguarda la formazione degli studenti, specialmente perché sono convinta che il web possa offrire quell’educazione democratica che non ci viene fornita spesso sui banchi di scuola. Secondo me Saffo non dovrebbe essere studiata solo dagli studenti del Liceo Classico in quanto poetessa greca, ma da tutti gli studenti come personaggio storico fondamentale dell’antichità. Ma vado per ordine.
Come viene cercata Saffo sul web?
Come saprete, Google Trends ha redatto delle pagine speciali (story) dedicate a personaggi storici. Tali pagine sono ottime per prendere spunto quando si deve scrivere un contenuto online. Quello che ho fatto io è stato analizzare come Saffo venga cercata dagli utenti su Google e provare a offrire un articolo “diverso” da quello che si trova solitamente sul web. Naturalmente questo tipo di approccio prevede una forte preparazione sul tema, quindi non si può attuare senza uno studio adeguato.
Nell’immagine è presente una summa delle mie ricerche basata su Google Trends, Google Suggest, Ricerche Correlate e soprattutto FAQ in SERP: è evidente che gli studenti cercano il riassunto della vita di Saffo, le sue poesie, qualche testo di frammento specifico e gli autori principali che l’hanno citata o tradotta (tipo Leopardi o Catullo). Vogliono la risposta pronta, magari si annoiano anche a studiare la poetessa. Ma del resto, se dovessi studiare Saffo su Wikipedia o su Treccani.it la fantasia passerebbe anche a me.

Ok Google, posso parlare con Saffo?
Parliamo di ricerche web che potrebbero tradursi in ricerche vocali per stimolare l’apprendimento scolastico. Non sarebbe fantastico se, quando dico Ok Google, dov’è nata Saffo Mi rispondesse Saffo stessa? Ad oggi sono obbligata a passare per l’intermediario chiedendo prima a Google di “parlare con la poetessa Saffo”. Tale approccio potrebbe essere espanso per un gruppo di personalità specifiche e aiutare gli studenti a scuola, oltre che i curiosi.
Interviste impossibili con l’assistente vocale: idee per la didattica
Immaginiamo una lezione su Saffo in cui la docente fa interagire gli studenti con la poetessa tramite l’assistente vocale. Questo è già possibile con il sito di Iannella e suggerisco a tutti i docenti di testarlo per avvicinarsi al modo di comunicare dei Millennials: seguendo il modello delle interviste impossibili, ovvero quelle effettuate ad un personaggio storico non vivente, è possibile far interagire gli studenti come se fossero dei veri e propri giornalisti. Se gli studenti preferiscono il formato scritto, possono sempre optare per Telegram: Saffo risponde anche lì!
Un esempio semplice di intervista impossibile
Per effettuare un’intervista impossibile bisogna studiare l’intervistato. Nel mio caso, ero avvantaggiata perché Saffo è stata oggetto della mia tesi di laurea. Le ho fatto principalmente domande provocatorie, perché volevo mettere alla prova le risposte ideate dal team di Iannella. Il risultato è una Saffo con un bel caratterino: vi lascio il video, è stato molto divertente.
Credits: Il disegno di Saffo in copertina è di Cristiana F. Toscano per la copertina del mio libro.
1 commento su “Interviste Impossibili con Assistente Vocale: il caso di Saffo per la scuola”