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La disubbidienza coraggiosa di Buffy (20 anni dopo)

“Per ogni generazione c’è una prescelta. Una sola ragazza in tutto il mondo. Lei sola si ergerà contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre. Lei è la cacciatrice”

Qualche giorno fa, scrollando la bacheca di facebook, mi imbatto in un post che cattura la mia attenzione nel mare magnum delle condivisioni. Si tratta di un articolo in inglese sul ventesimo anniversario di Buffy The Vampire Slayer, la prima serie tv sui vampiri.

  • Prima reazione: cliccare mi piace perché è Buffy;
  • Seconda reazione: sentirmi in imbarazzo per non essere al corrente della celebrazione;
  • Terza reazione: domandare a me stessa “sono passati vent’anni?!”
  • Quarta reazione: cercare risposte su wikipedia.

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Nel 1997 in Italia Buffy non c’era. È arrivata su Italia 1 nel 2000. Ecco perché non avevo idea del ventennale. Ricordo perfettamente come mi abbia conquistata piano piano. Prima con gli episodi in tv e poi, da adolescente, con la collezione dei dvd proposta da Tv Sorrisi e Canzoni.

Correvo in edicola dopo la scuola e spendevo tutta la mia paghetta nelle uscite settimanali. Guardavo tutti i dvd in italiano e in inglese. Grazie a Buffy ho sviluppato la mia passione per la lingua, ho ampliato il mio vocabolario e il mio ascolto, coinvolgendo anche mia sorella, che all’epoca era davvero piccola.

Ho collezionato così le prime 5 le stagioni, poi l’Italia ha censurato la sesta perché parlava di violenza sessuale e omosessualità. Sono corsa alla Feltrinelli e ho acquistato il cofanetto (addio paghetta! Costava almeno 100€). Poi è andata in onda la meravigliosa settima stagione in seconda serata su Italia 1.  All’epoca non avevo lo streaming, né internet. Registravo in videocassetta, programmando il videoregistratore e pregando che funzionasse, per vedere l’episodio il giorno dopo, tornata da scuola. La notte della puntata finale, però, non ce l’ho fatta: era tutto pronto per la registrazione ma, dopo aver spento la tv, l’ho riaccesa. E sono stata sveglia fino all’una con le lacrime agli occhi per vedere il calo del sipario sulla serie tv del mio cuore.

Poi, ovviamente, sono scappata di nuovo alla Feltrinelli e ho acquistato il cofanetto della settima stagione per rivederla tutta in inglese e tenerla sempre con me.

buffy 20 anniversario

“Cambiamo la regola, io dico che il mio potere dovrebbe essere il nostro potere”

Non so di preciso cosa mi abbia rapito di Buffy lì per lì, ma nel tempo ho capito come mi piacesse l’idea di una biondina sui 50 chili in grado di sconfiggere qualunque mostro, invece di essere uccisa in 20 secondi come accade sempre nei film dell’orrore. L’ho vista correre, saltare, picchiare duro, piegare fucili, impugnare bazooka, balestra e falce, uccidere l’amore della sua vita con una spada, lanciarsi in una bolla di energia mistica per salvare il mondo. L’ho vista morire e tornare in vita (due volte), ribellarsi al consiglio degli osservatori che la voleva comandare, uccidere il primo vampiro come se fosse l’incubo di tutti i mostri fatto donna. L’ho vista persino snobbare Dracula. E alla fine, l’ho vista preparare un’esercito di giovani donne e sconfiggere il Male.

La serie tv è sicuramente limitata visto che è rivolta ai giovanissimi, ma lancia un messaggio di incredibile spessore attraverso delle metafore interessanti. I mostri dell’adolescenza qui sono reali, sono vampiri, come ha dichiarato anche Sarah Michelle Gellar in occasione della reunion del cast. Buffy li sconfigge uno ad uno affrontando molte perdite personali e compiendo una maturazione profonda come leader.

Il messaggio di Girl Power che si realizza dal primo all’ultimo episodio corona con il finale in cui la strega Willow supera il suo dark side realizzando una magia che ribalta tutti i dogmi imposti alla stirpe delle cacciatrici: non ce ne sarà più una sola. L’idea di Buffy stravolge le regole tradizionali: D’ora in avanti, ogni ragazza nel mondo che potrebbe essere una cacciatrice sarà una cacciatrice.”  Mentre l’eroina espone il suo piano alle potenziali cacciatrici, radunate a Sunnydale per sconfiggere il Primo (Male), Joss Whedon fa scorrere le immagini di ragazze normali che stanno ricevendo il potere. Tra loro c’è una vittima di violenza domestica, che ottiene la forza di fermare la mano del suo aggressore.

Penso che il finale di Buffy oltre ad essere bello in tutto e per tutto (trama, musiche, scenari) non abbia lasciato nulla in sospeso. La ragazza che voleva solo essere normale – “quanto vorrei guardare la televisione, parlare di ragazzi, persino studiare! E invece devo salvare il mondo. Di nuovo.” – mentre era costretta a fare la ronda di notte nei cimiteri, ha vissuto un’adolescenza straordinaria ed è pronta a vivere una maturità serena grazie alla sua disubbidienza coraggiosa.

Il suo sorriso sul ciglio della ex bocca dell’Inferno lo conferma.

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Il discorso finale

Odio tutto questo, odio dover essere qui. E che voi dobbiate essere qui. Odio che esista il male e che io sia stata scelta per sconfiggerlo. Quanto vorrei non essere mai stata scelta. E so che molte di voi stanno pensando la stessa cosa. Ma qui non si tratta di desideri, qui si tratta di scelte. Io credo che possiamo sconfiggere il Primo, non quando arriverà, non quando la sua armata sarà pronta, ora. Domani mattina aprirò il sigillo, varcherò la Bocca dell’Inferno e finirò questa cosa una volta per tutte. In questo momento vi starete chiedendo: “Cosa ci rende diverse? Cosa ci rende qualcosa di più di un gruppo di ragazze che verranno eliminate una ad una?”. È vero, nessuna di voi ha il potere che io e Faith abbiamo, è per questo che dovete fare una scelta. Se poteste avere quel potere adesso? In ogni generazione nasce una cacciatrice, perché un gruppo di uomini che sono morti migliaia di anni fa ha stabilito questa regola. Erano uomini potenti, questa donna è più potente di tutti loro messi insieme. Allora cambiamo la regola, io dico che il mio potere dovrebbe essere il nostro potere. Domani, Willow userà l’essenza della falce per cambiare il nostro destino. D’ora in avanti, ogni ragazza nel mondo che potrebbe essere una cacciatrice sarà una cacciatrice. Ogni ragazza che potrebbe avere il potere, avrà il potere, e se vorrà ribellarsi, lo potrà fare. Cacciatrici, tutte, fate la vostra scelta, siete pronte ad essere forti?

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3 commenti su “La disubbidienza coraggiosa di Buffy (20 anni dopo)”

  1. Dopo aver ringraziato te, come tutti gli altri, per aver scritto un articolo su Buffy, e sopratutto per aver citato il bellissimo discorso dell’episodio conclusivo, devo però tirarti le orecchie perché leggere “La serie tv è sicuramente limitata visto che è rivolta ai giovanissimi” (quante stupidaggini – perdonami – leggo in questa frase) è il modo migliore per convincere definitivamente tutti coloro che finora hanno rifiutato la serie a non vederla.

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    • Ciao Giacomo, prima di tutto grazie per avermi letta! Apprezzo molto il tuo commento sulla mia frase, che non è stata casuale… Quando vedevo Buffy da piccola mio padre continuava a chiedermi cosa ci trovassi, mentre io la trovavo incredibile. Rivedendo qualche episodio un decennio dopo, però, devo ammettere che alcune linee potrebbero non essere apprezzate da persone più grandi. Io adoro Buffy in ogni sua sfumatura, però in alcuni casi potrei capire la reticenza dei – passami il termine – “senior”. Ciò non toglie che ovviamente può vederla chiunque, consapevole del fatto che il target iniziale è quello dei liceali – universitari che possono rispecchiarsi maggiormente nei protagonisti. 🙂

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