La biblioteca è libertà.
C’era una volta una scuola con una biblioteca. Questa biblioteca un giorno fu smembrata per fare spazio all’aula di informatica e tutti i suoi libri furono dispersi nell’istituto. I bambini, così, persero la possibilità di poter crescere tra i libri, di poterli conoscere e sfogliare gratuitamente. Questo anche perché nel quartiere non c’era un’altra biblioteca per bambini a cui rivolgersi.
Perciò alcuni genitori molto coraggiosi e motivati unirono le forze per far nascere una nuova biblioteca, che non fosse solo aperta agli studenti dell’Istituto scolastico, ma a tutto il territorio. Con tanta fatica e tanta passione riuscirono a ottenere un’aula nella scuola, la arredarono con amore e la riempirono di libri. Da quel momento tutti i bambini furono liberi di girare per la Bibliofeb, questo il nome della nuova biblioteca, e di partecipare a tutti i suoi eventi culturali.
L’aula divenne un luogo di incontro per grandi e piccini e tutti vissero felici e contenti.
Vi piace questa favola? E se vi dicessi che è una storia vera?
La Bibliofeb si trova nel II Municipio capitolino e, più precisamente, nell’Istituto comprensivo Falcone Borsellino. È stata inaugurata lo scorso marzo.
Come mi raccontano Francesca Morpungo e Arianna Terzi, l’idea risale al 2014, anno in cui fu fondata l’Associazione Genitori Falcone Borsellino per far fronte alle varie problematiche della scuola. Con i fondi raccolti durante un mercatino di Natale nacque l’idea di ricostituire la biblioteca scolastica, grazie anche al supporto dell’Associazione PG Terzi, e di aprirla a tutti visto che le biblioteche di Villa Leopardi e Villa Mercede sono piuttosto distanti.
“Mentre cercavamo di farci assegnare lo spazio dalla scuola c’è stato il bando ACEA di Roma. Abbiamo ottenuto l’aula dal preside e il patrocinio dal Municipio e dal Comune di Roma. Infine abbiamo vinto anche il bando. Quindi abbiamo firmato una convenzione con la scuola per gestire la biblioteca di pomeriggio. Il martedì e il giovedì è aperta dalle 16.45 alle 19, mentre il mercoledì e il venerdì spesso ci sono dei laboratori, come letture animate e presentazioni di libri per bambini. La gestione è basata sul volontariato per cui a volte è difficile tenere aperto tutti questi giorni.”
“Questo progetto è il frutto di un bel concorso di forze. Il Municipio si è persino offerto di ristrutturare l’aula, che a detta dei bambini ora “è la più bella della scuola“. I tempi di gestazione dopo aver vinto il bando sono stati lunghi. Dalla vittoria, nel luglio 2015, abbiamo ricevuto i libri solo a gennaio 2017. Il catalogo, che attualmente consta 1000 volumi, è stato arricchito dalle donazioni dei genitori e dalla biblioteca precedente. Vorremmo ampliare il numero dei libri e del personale.”
Il team attualmente è composto da venti persone, quasi tutte donne, molto fiere del risultato ottenuto.
I bambini finalmente hanno “la libertà di sbagliare lettura“, di sperimentare, in una biblioteca realizzata su misura per loro, dove non mancano le stesse icone utilizzate dalle biblioteche di Roma, per regalare ai piccoli fruitori la familiarità con il luogo di cultura.